a Max

 

Avrei voluto essere come voi

un poeta, un grido unanime.

Non potevo essere come voi.

Non avevo arte né parte.

Ero solo un ragazzo

malinconico, in vena di sogni.

Ma volevo essere come voi

e vi ho letti, spiati, studiati,

di vero ingenuo amore amati.

Ho continuato a chiedermi per anni

perché voi sì e io no? Perché?

Quale segreto c’era da scoprire?

Sbagliavo. Non c’era nessun segreto

e se c’era un segreto, ancora non sapevo

che era in me, era in me

che dovevo scoprirlo. Poi

ho capito, alla fine ho compreso

che non dovevo essere come voi,

che se volevo essere come voi

non potevo essere come voi

e ognuno di voi a modo suo me lo ha detto,

ognuno di voi era stato un ragazzo come me.

Potevo essere solo quello che ancora non ero:

un uomo, un uomo come tutti gli altri.

Tanto è bastato a voi, tanto basta anche a me.

 

 

 

[la poesia è dedicata a Massimo Raffaeli]

 

 

 

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