La storia della Lanterna Azzurra iniziò nel 1946, quando Raffaele Vagnini acquistò un villino del primo Novecento, in Viale Cairoli a Fano, prossimo alla linea ferroviaria adriatica.

La guerra era appena finita e la città cominciava a riprendersi dalle ferite inferte dai bombardamenti e dalle demolizioni forzate.

 

Cominciò con qualche camera, un bar e una saletta-ristorante, sui quali crebbero pian piano altre camere e servizi; a Fano si diceva che Vagnini ” guadagnava tutto tra maggio e settembre” e “rispendeva tutto tra settembre e maggio”. Vennero poi la “cambusa” ed il salone-panoramico a forma di transatlantico. Ma la stravaganza maggiore della Lanterna Azzurra fu la cima dell’edificio con le terrazze-belvedere, il “fumaiolo”, l’antenna con la “coffa”, i tiranti e le grandi insegne tra le bandierine al vento.

 

La Lanterna Azzurra si trasformò ben presto in un’architettura tutta particolare della Fano balneare, un’icona fantastica e fuori dagli schemi, volta ad attrarre sempre più turisti, italiani e stranieri; ma soprattutto attrezzata di tutto punto per diventare luogo di ritrovo per cene di rappresentanza, sosta obbligata per personalità del mondo politico, dello spettacolo, della cultura e dello sport.

 

Come documentano i Registri delle firme, tutti gli ospiti esaltarono sin dall’inizio la sua squisita cucina, impostata sulla genuinità e sulla tradizione marinara locale, il tutto unito ad uno stile internazionale e ad un savoir faire fatto di schietta amicizia, generosa accoglienza ed allegria. Un mix di elementi che ben presto portarono la Lanterna Azzurra ad essere lo straordinario “Palace Hotel Ristorante” di Fano, ” sempre aperto” e “sempre al completo”. Il Cavalier Raffaele Vagnini divenne una celebrità della gastronomia italiana, ricordato come il “mago del Brodetto”, il “nocchiero della Lanterna Azzurra”, il “cuoco più celebre di tutta la costa adriatica”.

 

La Lanterna Azzurra non c’è più, ma di questa lunga e gloriosa storia restano fotografie, cartoline, lettere, dépliant, cartelloni, alcuni souvenir e persino qualche pezzo d’arredo; un mondo di oggetti che potete vedere in questa piccola mostra estemporanea a testimonianza di cosa furono negli anni ’50-60 Fano e la Lanterna Azzurra.

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