E’ il giorno del solstizio, il disco solare oggi compie il tragitto più breve nella volta celeste, inizia l’inverno astronomico.

Nell’ora centrale della giornata  raggiungo l’area verde del Campo d’aviazione di Fano. 

Saltimpali, pispole, migliarini di palude, cornacchie grigie, verzellini, animali omeotermi, non mi aspetto di trovare altro in questo periodo dell’anno; invece, quando il sole si libera dalla nuvola che lo copre e inonda il prato con la sua luce, compare una farfalla in volo. La riconosco subito dai toni giallo-arancio delle ali; è un esemplare di Colias crocea (o Limoncella). 

Si posa sul prato bagnato dalla guazza. I raggi solari illuminano le gocce sui fili d’erba intorno a lei facendole brillare ma non sono così intensi da farle evaporare. 

La farfalla riprende il volo, vaga da un fiore all’altro – ce ne sono ancora – suggendone il nettare. Colgo movimenti del capo mentre la spirotromba s’inoltra nei meandri dei calici.

E’ un maschio, come rivela la mancanza di macchie chiare nelle fasce nere che bordano le ali, particolare che riesco a cogliere fotografandolo in volo (quando si posa tiene  le ali sempre chiuse).

Non è l’unico esemplare a vagare su questa distesa erbosa della pianura costiera di Fano, mentre è su un fiore un altra farfalla della stessa specie gli si avvicina facendolo levare in volo. I due si inseguono per pochi secondi, poi  ognuno per la sua strada, riprendono a vagare alla ricerca del raro nettare invernale.

Questo lepidottero, che predilige gli spazi aperti erbosi, è un migratore. Inizia la migrazione in aprile-maggio. Grazie al suo volo veloce e potente è in grado di percorrere lunghi tragitti. Può allontanarsi di centinaia di chilometri dal luogo di sfarfallamento. Nel corso dell’anno si susseguono tre generazioni. Dalle regioni mediterranee si sposta verso il Nord Europa riuscendo a raggiungere pure la Scandinavia. 

In autunno gli adulti migrano verso sud per svernare – nel Nord Europa nè gli adulti nè i bruchi riescono a sopravvivere ai rigori invernali. 

Molte piante nutrici di questa specie, come Trifoglio (Trifolium spp.), Erba medica (Medicago sativa), Vicia spp., Lotus spp., Hippocrepis comosa, Melilotus officinalis, sono presenti nei prati del Campo d’aviazione di Fano, per cui è assai probabile che degli esemplari di Colias Crocea possano essere nati qui, comunque, a questi ogni anno se ne aggiungono altri nati altrove, in primavera provenienti dal Sud del Mediterraneo e in settembre e ottobre  che ridiscendono dal Nord Europa – il Campo d’aviazione di Fano ha più traffico aereo di quel che si pensa! 

E’ una delle ultime farfalle a sparire; nell’Italia centrale l’ultimo sfarfallamento  ha luogo ad ottobre, dopodichè la specie sverna sottoforma di larva. Eppure all’entrata dell’inverno su questi prati intrisi di guazza, che dovrebbero ospitare soltanto individui allo stato larvale protetti nelle crisalidi, volano farfalle adulte.

Didascalie foto:

1 –  Campo d’aviazione di Fano, 21 dicembre 2022

2 – Pispola “rassicurata” dal cartello, Campo d’aviazione di Fano, dicembre 2022

Da 3 a 5 – Colias crocea, Campo d’aviazione di Fano, 21 dicembre 2022

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