5 giugno 2025

Nel monitoraggio dei fratini che pratico da numerosi anni ho potuto appurare che questi limicoli possono effettuare una seconda nidificazione nella stessa stagione riproduttiva. L’ho verificato a partire dal 2021, anno in cui a una buona parte dei fratini nidificanti a Fano gli inanellatori hanno iniziato a mettere anelli gialli alle zampe riportanti una sigla visibile a distanza (con binocolo o fotocamera provvista di zoom).

A volte si tratta di nidi di rimpiazzo: i fratini, dopo avere perso la covata o la nidiata, possono dar luogo ad una seconda nidificazione.

Ma un fratino può dedicarsi ad un secondo nido nella stessa stagione riproduttiva anche se i suoi piccoli sono riusciti a crescere e ad involarsi. Deve però fare i conti con la finestra temporale entro cui si devono completare le fasi riproduttive (iniziano a metà di marzo e si concludono a fine luglio). Quattro mesi e mezzo. La cova delle uova dura quasi un mese, altrettanto tempo è necessario per crescere i piccoli, tenendoli lontano dagli innumerevoli pericoli cui vanno incontro in arenili condivisi con turisti e bagnanti.

A questi due mesi va aggiunto il periodo dedicato al corteggiamento e all’individuazione del luogo in cui costruire il nido (“costruire” forse è una parola grossa, visto che si tratta di scavare una buca nella sabbia e al massimo “abbellirla” con qualche pietruzza e pezzo di conchiglia). Considerando queste ulteriori settimane, non ci sarebbe abbastanza tempo per una seconda nidificazione. Però i fratini hanno trovato una soluzione.

Applicano la seguente strategia: quando i piccoli sono cresciuti si riducono le minacce alla loro sopravvivenza e il controllo dei genitori si fa meno assillante; a questo punto capita che la sorveglianza dei giovani venga svolta da un solo genitore (di solito dal maschio) mentre l’altro può “mettere su una nuova famiglia” con un partner diverso – naturalmente, non ha senso giudicare questo comportamento con la morale umana.

Durante il controllo effettuato lo scorso 30 maggio nel litorale di Marotta ho però potuto aggiungere un altro tassello alla conoscenza della loro strategia riproduttiva.

Avevamo avvistato tutti e tre i nuclei famigliari di fratino che si erano riprodotti in poco più di 300 metri di arenile. Di ognuna delle tre nidiate era sopravvissuto un solo piccolo. Il giovane del primo nido – non lo si poteva più definire un pulcino, visto che aveva un mese di vita – stava sulla battigia

 mentre il padre (che indossa un anello colorato riportante la sigla CTS), ad una decina di metri, lo controllava da un isolotto formatosi con la bassa marea. Accanto a lui c’era anche una femmina con un anello metallico nel tarso (probabilmente l’altro genitore). Mentre stavamo tornando sui nostri passi, a circa 200 metri, notammo tre fratini all’interno di un rimessaggio barche, due maschi e una femmina. I due maschi stavano lottando.

Dopo l’abbandono del campo di uno dei due, l’altro e la femmina si diressero verso l’interno del rimessaggio barche ed assistemmo al corteggiamento: il maschio scavava una buchetta premendo il petto contro la sabbia e scalciandola via con le zampe. Contemporaneamente, dalla buchetta toglieva col becco delle pietruzze. La femmina stava nei pressi, a volte si allontanava, a volte si portava vicinissima al maschio; quando questo accadeva, lui interrompeva lo scavo e si sollevava.

Dopo diverse volte che si è ripetuta questa scena, i due si sono spostati di qualche decimetro ed è avvenuto l’accoppiamento.

 

Entrambi hanno anelli gialli nelle zampe. Lei è BTL, quest’anno ha già nidificato (a Torrette di Fano) ma poco dopo la schiusa la nidiata era andata perduta; il maschio è CTS, quello incontrato poco prima mentre sorvegliava il suo piccolo.

Quel fratino aveva il piede (anzi la zampa), in due staffe. Faceva ancora parte del primo nucleo famigliare ma, a 200 metri di distanza, si stava apprestando a mettere su una seconda famiglia.

Oggi siamo tornati. Non abbiamo più ritrovato il piccolo, probabilmente già involato – è stato osservato tre giorni fa compiere i primi voli.

All’interno del rimessaggio barche scorgiamo un fratino maschio allontanarsi dalla battigia: è lui, CTS. Lo seguiamo con il binocolo e lo vediamo portarsi nello stesso punto dove la volta precedente avevamo assistito al corteggiamento (e non solo) tra i due fratini.

Si accovaccia. Ci avviciniamo. Lui si allontana di qualche metro e si finge ferito: sbatte le ali tenendole aperte contro la sabbia. Vuole distrarci, allontanarci. Nella buchetta dove l’avevamo visto accovacciarsi c’è un uovo. Forse nei prossimi giorni il numero delle uova aumenterà (di solito sono 3 o 2, ne viene deposto uno al giorno).

Il nido si trova dietro ad alcune imbarcazioni poste sui loro carrelli, se non venisse segnalato, la covata è destinata ad essere schiacciata durante le manovre per calare le barche in acqua.

Decidiamo, perciò, di recintare il nido; mentre scaviamo le buche nella sabbia per piantare pali e cartello e tendiamo la corda per delimitare l’area di nidificazione, CTS resta a pochi metri; giunge pure la femmina BTL.

I due ci osservano. Non sanno che cerchiamo di proteggere il loro nido.

Sono tornati alla casella di partenza, al capolinea. Li attende nuovamente quasi un mese di cova e, se le cose andranno bene e i pulcini riusciranno a sgusciare fuori dal loro fragile rifugio, un altro mese in cui saranno impegnati a controllare i loro piccoli, questa volta in piena stagione estiva, tra una selva di gambe di bagnanti.

Didascalie foto:

1 – Giovane di fratino, 30 maggio 2025, Marotta (di Mondolfo, PU)

2 e 3 – Combattimenti tra maschi di fratino, 30 maggio 2025, Marotta (di Mondolfo, PU)

4 e 5 – Corteggiamento: il maschio scava una buchetta nella sabbia, la femmina è a breve distanza

6 – Accoppiamento, 30 maggio 2025, Marotta (di Mondolfo, PU)

7 – Conclusione dell’accoppiamento, 30 maggio 2025, Marotta (di Mondolfo, PU)

8 – Fratino femmina BTL, 30 maggio 2025, Marotta (di Mondolfo, PU)

9 – Fratino maschio CTS, 30 maggio 2025, Marotta (di Mondolfo, PU)

10 – Fratino CTS in cova, 5 giugno 2025, Marotta (di Mondolfo, PU)

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