La flotta con gli aiuti umanitari prosegue il suo viaggio mentre l’autunno è appena arrivato.
Chi conserva il fuoco della responsabilità umana verso chi soffre, aspetta con ansia il loro arrivo. Le tragedie sono di proporzioni troppo vaste, per ogni singolo civile palestinese e per ogni israeliano che coraggiosamente si è opposto al suo governo omicida, per essere anche soltanto alleviate. Ma sapranno di non essere soli, né vittime senza nome sotto le macerie né ostaggi di Hamas. Con questa flotta il Mediterraneo è attraversato da un nuovo segnale, quello degli scambi tra culture. Un piccolo segnale buono.
Non è un caso che il governo italiano si trovi ben installato tra gli ignavi, tra gli ottusi, quelli che aspettano l’ordine del padrone americano, tentando qualche timido approccio appena appare un calo nel loro consenso elettorale e con una propaganda fatta di piagnistei, urla d’odio e calunnie. Non hanno un’idea del futuro, e neanche del presente. Vivono con un torcicollo patologico.
L’ultima idea della Presidente del Consiglio è che la flottiglia umanitaria l’abbiano organizzata contro di lei. Credo che sia evaporato anche il senso del ridicolo. Purtroppo quelle persone con gli aiuti umanitari sono vere, le minacce che subiscono sono vere, invece irreali, inadeguati e senza spina dorsale sono proprio i nostri governanti, il cui cristianesimo è solo uno slogan.