Per fortuna, sono pochissimi quelli che leggono ancora i giornali, e ancora meno quelli che ci capiscono qualcosa. I giornali non offrono informazioni, sono agenzie pubblicitarie di opinioni di gruppi di potere. Tranne quei due o tre che stanno ai margini: Il Manifesto, Il Fatto Quotidiano.

Perché i gruppi di potere, da destra e centro-sinistra, cercano di impaurire e suggestionare parlando di una assurda, ridicola, impraticabile, demenziale, invasione di orde di Tartari? Non è uno scherzo alla Orson Welles. Il sistema capitalistico è in coma da tempo, viene tenuto in vita ma quale vita? Una vita senza prospettive, senza progetti, senza futuro. E senza presente, vista l’inflazione. E allora si torna alla propaganda della guerra, distruzione e ricostruzione. Funziona, anche se sono necessari milioni di morti.

C’è già una prima grande vittima di questo sistema tossico dell’informazione, che ha il suo antenato in Goebbels: la realtà.

“Perché non vengono anche i degni / oratori a perorare come sempre?” si chiedeva Constantinos Kavafis nella poesia “Aspettando barbari”. “Oggi arrivano i barbari / e i barbari disdegnano eloquenza e arringhe”.

“Ma perché si vuotano le vie e le piazze / e tutti fanno ritorno a casa preoccupati?”

“Perché è già notte e i barbari non vengono. / E’ arrivato qualcuno dai confini / a dire che di barbari non ce ne sono più”.

“Come faremo adesso senza i barbari?”

Dopotutto, quella gente era una soluzione.

 

(La reale preoccupazione riguarda il livello di cinismo e incompetenza, di stupidità e somaraggine, spudorato opportunismo e depravazione, della attuale classe politica. Se vince il peggio, non aspettatevi il meglio).

 

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