Un tempo c’era la lady di ferro, che tra l’altro ci ha regalato la barbarie del neo-liberismo, del capitalismo più crudo e senza freni, ormai in agonia e quindi pericolosamente attratto dal riarmo, ora qui in Italia c’è una lady di plastilina: tutta slogan, smorfie, vittimismo, insulti e bufale.
Una donna senza qualità, se non, appunto, la plastilina, che le permette emoticon facilmente comprensibili da un popolo notoriamente poco alfabetizzato e tuttavia molto emotivo, che sa interpretare le faccine, i sorrisi ironici, il dito medio, il rosso della rabbia, il verde del vomito, la linguaccia e l’aureola, ma incontra difficoltà enormi a rendersi conto di essere preso in giro, di essere lui la vittima.
L’ipocrisia è una qualità che in Italia ha raggiunto vertici impensabili di raffinatezza. Purtroppo in ogni campo. Con quello strabuzzare di occhi, le smorfie di insofferenza, di irridente strafottenza, e con quelle risposte confezionate, usurate da una vita trascorsa tra slogan da quattro soldi e tartufesche fandonie, questo è tutto ciò che resta della politica, il riassunto miserabile recitato per gli idioti da Giorgia Meloni.
Consigli di lettura: Tartufo o l’impostore, uno dei classici intramontabili di Molière. La traduzione di Cesare Garboli è la mia preferita.






